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Centrale 18 novembre 2020 ore 20:30.
Buona sera a tutti.
Il fatto che le nostre comunità cristiane abbiano ricevuto il Nuovo Messale Romano nella sua terza edizione e cominceranno a utilizzarlo da domenica 29 novembre, – la prima domenica di Avvento – ci offre l’occasione non semplicemente di informare quali saranno le espressioni cambiate che riguardano il popolo di Dio e quelle relative al presbitero che ha la responsabilità maggiore di conoscere le preghiere che contiene per la celebrazione eucaristica, ma questa occasione offre a tutti l’opportunità di riaffermare che non possiamo vivere senza l’Eucaristia.
[1] Questo libro rappresenta la fede cristiana, racchiude l’esperienza orante di intere generazioni perché raccoglie tutte le preghiere grandi e piccole, eucologia minore e maggiore, per celebrare l’Eucarestia. È un libro rituale, spirituale, santo.
Il fatto di ricevere fra le mani questo nuovo testo ci deve interrogare su: quale valore ha per noi, per me l’Eucarestia?
[2] La celebrazione Eucaristica: azione di Cristo e della Chiesa
Nella Messa si ha il culmine sia dell’azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono al Padre, adorandolo per mezzo di Cristo Figlio di Dio nello Spirito Santo. (OGMR 16)
la celebrazione della Messa, o Cena del Signore, sia ordinata in modo tale che i sacri ministri e i fedeli, vi partecipino ciascuno secondo il proprio ordine e grado (OGMR 17)
Certamente l’eucarestia ha implicanze personali e comunitarie.
[3] Se la caratteristica tipica del cristiano è ringraziare – perché questo è il significato di Eucarestia: ringraziamento che si configura come benedizione alla mensa della Parola e alla mensa del corpo e del sangue di Cristo che per mezzo di lui e nel suo Spirito eleviamo a Dio Padre – colui che ringrazia sa anche lodare Dio e riconoscerlo in ogni circostanza della vita, in ogni evento, bello o triste del quotidiano e può intercedere per i fratelli.